La Canson Acquarelle Rag 240gr. è sicuramente la carta 100% cotone, tra le texturizzate, più richiesta da fotografi e artisti; tra questi ultimi ci sono gli artisti digitali: coloro che disegnano e dipingono senza utilizzare la classica tela bianca bensì un i-Pad della Apple.
La stampa fine art su Canson Acquarelle Rag ha un bianco non ottico, è priva di acidi e di lignina e rispetta ampiamente le caratteristiche degli standard richiesti dal mercato dell’arte (Musei, Gallerie d’Arte, Autori, Fotografi e collezionisti) sia in relazione alla qualità che alla eccezionale durata.
La Canson Acquarelle Rag 240gr ha una tipica superficie molto simile a quella della carta acquerello utilizzata dagli artisti del pennello e/o matita e la certificazione da parte di Digigraphie® la rende conforme ai più severi protocolli di archiviazione, assicurando, quindi, una estrema durata senza alcuna variazione.
Questa Rag di casa Canson Infinity, con la sua originale struttura Aquarelle, rappresenta la scelta ideale e la nostra raccomandazione per ogni opera fotografica.
Pier Paolo Maria M. –
Da tempo il capo-laboratorio mi aveva raccomandato questa carta che finalmente ho voluto provare: devo dire che la Canson Acquarelle Rag mi ha soddisfatto in pieno (senza dimenticare che la carta, da sola, non fa la qualità!
Pier Paolo M.
Mirco P. –
CANSON è sinonimo di grande qualità e non credo sia stato un caso aver certificato il laboratorio Stampeperfotografi.
I risultati sono sorprendenti! esattamente come la consulenza telefonica pre-vendita.
Mirko P.
Kevin S. –
Stampa ottima… da 5 e più stelle.
Ne devo dare due per il ritardo del corriere. Mi spiace.
Kevin S.
Sabrina D. –
Sono rimasta senza parole e a bocca aperta…
Finalmente vedo i miei lavori stampati così bene al punto di emozionarmi…..
Non potevo non condividere questa mia pienissima soddisfazione a tutto lo staff di stampe per Fotografi ma con una menzione speciale rivolta ad Antonio che con la sua competenza e la sua passione mi ha guidata passo passo sino ad ottenere questi risultati mai sperati.
Sabrina D.